Ad Ariano Irpino la XX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine

La ventesima edizione della rievocazione storica sarà caratterizzata dall‟importante partnership con Poste Italiane per la realizzazione di un box con all’interno tre cartoline ( immagine del Cristo realizzata dall’artista Marco Dell’oriente, il castello di Ariano ed il reliquiario delle Sacre Spine), con l‟annullo relativo alla manifestazione di Ariano Irpino. Tale iniziativa rappresenta, a livello nazionale ed internazionale, un‟importantissima occasione di promozione della città, della sua storia e della sua caratteristica rievocazione, nell‟anno del Giubileo della Misericordia. Si tratta di un‟idea per celebrare la ventesima edizione della manifestazione in grado di incuriosire turisti, pellegrini, collezionisti e di conferire un più ampio respiro all‟evento simbolo del Tricolle. La manifestazione di quest‟anno sarà all‟insegna del ricordo di Raffaele Verde, per anni anima dell‟associazione, scomparso nei mesi scorsi. Per rendere omaggio alla memoria di Raffaele Verde sarà allestita una mostra fotografica con tutti gli scatti più belli di questi anni che ritraggono Verde all‟opera, una carrellata delle locandine di venti anni di rievocazione per ricostruire il lavoro dell‟associazione e l‟esposizione degli scudi delle varie contrade di Ariano realizzati in ceramica ad opera dell’Associazione Ceramisti Arianesi. Fede e tradizione sposano la più innovativa tecnologia per la ventesima edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine. Il reliquiario con le due spine della Corona di Cristo si trasforma con la tecnologia 3D e si prepara a stupire gli arianesi in vista del Palio, che quest‟anno si svolgerà nella piazza del centro storico e prenderà il nome di ‟Palio delle Sacre Spine‟. Programma 9L‟azienda Lo Conte Marmi e la falegnameria ArteLegno di Massimo Cardinale hanno riprodotto in maniera fedele il famoso reliquiario in argento. L‟oggetto sacro realizzato in legno, avrà un‟altezza di circa un metro e ottanta centimetri e diventerà il simbolo dell’intera manifestazione. Un lavoro certosino, quello che vede impegnate le due aziende del Tricolle, che hanno risposto subito affermativamente all‟appello del Presidente dell‟associazione Sante Spine, Giancarlo Sicuranza. “Siamo partiti da una scansione tridimensionale dell‟oggetto sacro effettuata direttamente in Cattedrale, abbiamo molta esperienza nel settore e la nostra azienda dispone di una particolare tecnologia innovativa, quella della scansione a luce strutturata. Grazie ad un software particolare le ombre proiettate sull’ ‟oggetto vengono rielaborate fino a ricostruire virtualmente l‟immagine anche nei particolari più piccoli con un lavoro di post produzione. Grazie a questa tecnologia gli arianesi potranno ammirare ogni minimo particolare del reliquiario, anche i dettagli, come ad esempio il Cristo, la Madonna, gli angeli, i colli di Ariano, fino a questo momento forse sconosciuti alla maggior parte dei fedeli”, queste sono le parole di Gianluca Lo Conte dell‟azienda Lo Conte Marmi, leader sul territorio per l‟utilizzo di questa particolare e innovativa tecnologia. “Noi invece abbiamo preso il file in 3D e attraverso il macchinario a controllo numerico abbiamo riprodotto fedelmente le varie parti che compongono il reliquiario con le forme e le giuste proporzioni. Ogni pezzo richiede una lavorazione di circa un‟ora con il macchinario e altro impegno per la rielaborazione al computer, per la riproduzione fedele di tutti i particolari, le immagini, i volti, i rilievi dell‟oggetto. I vari pezzi saranno poi assemblati per ottenere il prodotto finale, ovvero un reliquiario di un metro e ottanta, di peso compreso tra cinquanta e settanta chili. Abbiamo scelto materiali abbastanza morbidi e leggeri per consentire un facile trasporto durante il corteo storico. Siamo felici di sperimentare questo nuovo lavoro partendo da un file 3D e di offrire il nostro contributo per l‟associazione Sante Spine”, racconta il titolare della falegnameria, Massimo Cardinale. Non c‟è rievocazione storica senza scudi e bandiere: via libera, quindi, alla creatività e alla competenza di Irpinia Pubblicità, che sta collaborando alla buona riuscita della manifestazione attraverso la rielaborazione grafica degli scudi e delle bandiere disegnati a mano su carta, dai pionieri della rievocazione nel lontano 1997. Spiega Alessandro Pagliaro: “Abbiamo acquisito le immagini del ‟97 e poi abbiamo avuto un confronto con il comitato scientifico della bandiera storica sezione di Milano, che ci ha indicato le direttive da seguire. Abbiamo ricostruito gli scudi settorialmente punto per punto, con lineamenti e particolari in evidenza e colori vivi e marcati”. Il lavoro preliminare delle bandiere è stato realizzato dal consigliere del direttivo Aldo Memoli, e dai soci Antonio Verde e Nino Grasso e poi successivamente portato avanti dal comitato scientifico.

Flavia Squarcio

 

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