Addio a Francesco Caccavale, incontrastato sovrano del Teatro napoletano

francesco caccavalePer andarsene ha scelto quello stesso scenario dell’Isola Verde utilizzato da Billy Wilder per un suo celebre film. E non poteva essere diversamente per Francesco Caccavale, morto improvvisamente ieri notte per un infarto, mentre era in vacanza con la moglie Albachiara all’Hotel Regina Isabella di Ischia. Uomo dalle straordinarie prerogative ha saputo scrivere a grandi lettere il suo nome nella storia dell’imprenditoria dello spettacolo moderno. Dopo aver fatto del cinema, del teatro e degli artisti, motivo di rilancio e sorriso per una Napoli ancora Nobilissima da oggi il Teatro “Augusteo” nel cuore di chi ha saputo apprezzare le sue ardite gesta di storico direttore artistico, porterà soltanto il suo nome. I funerali si svolgeranno nella mattinata di martedì 18 agosto nella Chiesa degli Artisti in piazza Trieste e Trento. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte di Francesco Caccavale, uno degli esponenti più importanti della vita culturale ed artistica di Napoli. “Una vita – ricorda De Luca -interamente dedicata al teatro, agli artisti e al pubblico, con competenza, passione, signorilità, per le quali gli saremo grati in eterno. Un abbraccio affettuoso a tutti i suoi cari ed alla sua immensa famiglia artistica che continueranno ad averlo come prezioso augusteo teatroispiratore”. Un messaggio di cordoglio anche dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – “Ho appreso- ha detto il primo cittadino- con grandissimo dolore della morte di Francesco Caccavale – uomo di grande cultura, sensibile, di bella umanità e d’intelligente ironia, un gentiluomo d’altri tempi, uno dei massimi imprenditori teatrali della nostra città, una persona a cui mi sentivo legato da affetto profondo, cui va il merito di aver fatto rinascere il teatro Augusteo – e non solo – salvandolo dal degrado e dalla speculazione e facendolo diventare uno dei teatri più importanti e più frequentati d’Italia». Un imprenditore, sottolinea il sindaco, «raffinato e appassionato, che in quella sala ha ospitato leggende del palcoscenico come Carmelo Bene e Giorgio Gaber, il grande Bruce Springsteen, e uno degli ultimi concerti dell’immenso Fabrizio De André». «Quanta cultura è passata da lì, transitando per il suo piccolo ufficio ricco di libri, quadri, oggetti ed aneddoti. Aveva da poco varato la prossima stagione teatrale, riservando l’apertura a Eduardo nella messa in scena di Luca – evidenzia de Magistris – La sua ricetta d’impresario conservava l’antica grazia di accogliere nello stesso luogo la cultura ‘alta’ e quella popolare». Conclude de Magistris: «Rivolgo pubblicamente un pensiero di gratitudine alla memoria del cavalier Caccavale per l’importante e durevole contributo che ha portato alla vita culturale di Napoli. Alla signora Alba le mie più affettuose condoglianze ed un abbraccio della Napoli che Francesco sapeva cogliere in tutte le sfaccettature. Francesco, Cavaliere, ti avevo visto pochi giorni fa, eri lucido e profondo come sempre, instancabile, parlavamo di Napoli, come sempre. Mi mancherai, Ci mancherai».

Giu.Gio.