Avvolti dalla verde Irpinia, tra feste medievali e sapori tipici

CACIOCAVALLO IMPICCATOLa verde Irpinia rilancia le sue tradizioni e la sua enogastronomia anche quest’estate, promuovendo una serie di manifestazioni tutte legate agli eventi della sua storia e alle sue ricette. Cibi che nel tempo, cadendo nel dimenticatoio, rischiavano per sempre di scomparire. Grazie ad alcune date, si potrà di nuovo prendere parte a feste che, riecheggiando suoni ed atmosfere di un tempo andato, riproporranno “i saperi ed i sapori” di una tradizione millenaria. Una di queste si terrà a Gesualdo (Av), dal 19 al 21 agosto e ingloberà tradizioni enogastronomiche, artigianali e musicali irpine: il suo nome è, per l’appunto,  “Saperi e Sapori”. Convegni, workshop e Tavole Rotonde (Non solo Angeli- Storia e Tradizioni della Valle dell’Ufita e del Medio Calore, Vivo a Sud-Compro Sud) riguardanti tematiche gastronomiche e tradizioni campane renderanno la tre giorni ancora più interessante. Tanti gli stand di esposizione e di degustazione dei prodotti tipici della zona sparsi per le stradine di una location unica, l’antico borgo di Gesualdo che, per l’occasione, si trasformerà in un vero e proprio teatro a cielo aperto dove musici, comparse in costume e tante altre sorprese sapranno regalare a tutti i visitatori momenti davvero suggestivi. Tuttavia, se di Irpinia, tradizioni e suggestione si parla, non si può non citare una delle feste più caratteristiche della zona: “Medioevo a la Rocca”. Giunta, ormai, alla sua XIX edizione, la kermesse di Rocca San Felice (Av) vuole essere un vero e proprio spaccato della vita medievale del piccolo borgo irpino. Qui, tra le antiche viuzze lastricate con la tipica pietra del posto che s’inerpicano su per la collina dominata dal donjon risalente al XII secolo e magnifici scorci e paesaggi, dal 21 al 24 agosto, prenderà vita una manifestazione in cui il vero protagonista è il visitatore, catturato dagli odori dei formaggi (tra i più rinomati e pregiati non si può non menzionare il caciocavallo podolico, un tipo di formaggio che viene preparato esclusivamente presso Rocca San Felice, introvabile in qualsiasi altra parte d’Italia) e delle ricette tipiche del posto. E se di cucina si parla, come non menzionare il suggestivo banchetto medievale in piazza a base di cacciagione, zuppe di legumi, birra e vini tutti di produzione locale? Anche qui, come a Gesualdo, tanti gli espositori che con i propri prodotti delizieranno i palati anche dei più esigenti. Sabato 23 e domenica 24 avrà luogo il Mercatino: tante bancarelle presso cui poter comprare i prodotti più caratteristici di questa terra. Dal miele all’olio, dal pane fatto in casa agli insaccati. Dalle suppellettili in cuoio, terracotta e legno a quelle fatte di carta e alle ghirlande; tutto rievoca gli antichi gesti e le tradizioni del piccolo borgo. A colorare ancor di più l’atmosfera magica che si respira durante la festa, comparse, dame, cavalieri, giocolieri, giullari, cantori, osti, mercanti, maghi e tanta buona musica suonata sia per le stradine del centro che sul pianoro dell’antica torre dove si alterneranno gruppi che rievocheranno sonorità celtiche. E ancora, spettacoli con uccelli rapaci e combattimenti di cavalieri in armatura, con tanto di scudo, spada e alabarda, sapranno catturare il visitatore catapultandolo in un tempo lontano attraverso una delle feste meglio congegnate della zona. Perdersi tra i sapori di un tempo, che sia a Gesualdo o a Rocca San Felice, non ha davvero prezzo, se poi, oltre ad un tour enogastronomico si vuole accoppiare anche la visita ai siti e alle tante bellezze artistiche e paesaggistiche della zona, il viaggio sarà ancora più gratificante ed interessante e saprà schiudere le porte di una terra che per molti versi è ancora tutta da scoprire.

                                                                                                                                                                                                                             Maria Pina Cipriano