Con “Furore a Scena Aperta” la magia del teatro si fonde con i sapori della divina costa d’Amalfi
Ottenuto il consenso da Zeus loro sovrano assoluto, Dioniso, dio del vino, delle feste e dell’estasi, nonchè protettore dell’arte del teatro ed Apollo, dio delle arti, della musica e della poesia, sabato scorso, hanno sicuramente impiegato i loro divini poteri per la serata voluta dagli amici del “Teatro Cerca Casa” inserita nel programma della Rassegna “Furore a Scena Aperta” . Tant’è che lasciato per un momento l’amato Monte Olimpo e volate nella stupenda località della costiera amalfitana magicamente sospesa tra mare e cielo, saranno state sicuramente le due divinità greche a fare in modo che gli elementi previsti per l’artistico incontro all’ “Hotel Le Rocce” diviso tra il teatro e l’enogastronomia, diventassero gli ingredienti di una magica pozione portatrice di serenità e piacere. Inconfutabile prova di ciò: l’effetto procurato sui presenti dalla bella iniziativa firmata dal commediografo Manlio Santanelli che per la serata furorese ha visto lo spettacolo scritto ed interpretato da Lalla Esposito dedicato al mito Nino Rota, fondersi alla perfezione con le musiche eseguite da Mimmo Napolitano, con le specialità dello chef di casa Pietro Paolo Durazzo e con i nettari della superba cantina di Marisa Cuomo. E così, grazie all’organizzazione di Livia Coletta ed Ileana Bonadies e con la guida, vista l’atmosfera, di quelle che sono potute pure sembrare due deliziose ancelle chiamate Federica Riccio e Milena Cozzolino,
l’appuntamento a Furore con il secondo spettacolo della rassegna teatrale ospitata sulle terrazze dello stupendo borgo, ha assunto tutti i toni di un momento unico ed irripetibile dai svariati e raffinati gusti. Finito, infatti, lo spaccato teatral- musicale in bilico tra il sogno e la realtà proposto dall’attrice Lalla Esposito e dal maestro Mimmo Napolitano ed assimilate le emozioni scaturite da un lavoro che ha sapientemente esaltato lo straordinario connubio tra il grande compositore Rota e le felliniane creature di film senza tempo, a diventare i protagonisti dell’evento sono stati i piatti dello chef Durazzo, gestore dell’ ”Hotel Le Rocce”, capace, con un tortino di patate con “provolone del monaco” ed ancora, con un risotto con sfoglie di calamari e spolverata di buccia di limone della costiera ed un dessert con salsa di limone e frutta di bosco, di incantare i tantissimi ospiti. Gli stessi che con la testimonianza del pluridecorato sommelier Luca Gardini,
inebriati dai vini nati dalla sapienza di Marisa Cuomo affiancata dal marito Andrea Ferraioli, hanno potuto degustare il frutto di una passione che ha portato l’omonima cantina di Furore ad attestare le proprie etichette tra le più apprezzate nel panorama dell’enologia internazionale. Tra cui, ad esempio quella del celebre “Fior d’Uva” collocato tra i cinquanta vini migliori in Italia ed i cento al mondo. Con la presenza del Sindaco di Furore, Raffaele Ferraioli
che ha pure premiato il re dei sommelier Gardini, con la critica live al termine della messinscena di un giornalista esperto di teatro ( per l’occasione il compito è andato a chi “saporosamente” scrive) e con la partecipazione di Margi De Rosa e Luca Sallustio, il secondo incontro con “Furore a Scena Aperta” è stato sicuramente ricco di emozioni per la mente ed il palato. E mentre già si pensa al prossimo appuntamento, a suggellare il ricordo di un’occasione davvero memorabile resteranno oltre alle foto su facebook, ed i “selfie”, i sentori del buon teatro ed i delicati sapori naturalmente infiniti di una costa magica come quella d’Amalfi.
Giuseppe Giorgio