Corpus sanus: Emergenza diabete

di Bruno Provitera

L’allarme è quello lanciato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sull’emergenza diabete: la malattia del benessere alimentare e del mondo ricco causata da un disordine metabolico che porta altissime concentrazione di zuccheri nel sangue e gravi complicazioni con esiti anche fatali ha assunto ormai le proporzioni di un’epidemia.

L’OMS, nel suo primo rapporto complessivo sulla malattia, evidenzia come al 2014 il numero di malati aveva raggiunto quota 422 milioni, quasi quattro volte i diabetici accertati nel 1980 quando i malati di diabete accertati erano 108 milioni. 

diabete

Come si fa a sapere se una persona è diabetica?

Bisogna sapere che i sintomi iniziali della malattia dipendono innanzi tutto dal tipo di diabete: nel caso di diabete di tipo 1 (giovanile, soltamente insulino-dipendente) si assiste di norma a:

  1. un esordio improvviso,
  2. spesso associato a febbre,
  3. poliuria (aumentata quantità di urine – la quantità giornaliera supera i 2 litri),
  4. polidpsia (sete intensa),
  5. astenia (sensazione di stanchezza),
  6. perdita di peso,
  7. secchezza cutanea (pelle secca),
  8. perdita di peso inspiegabile,
  9. maggiore sensibilità alle infezioni.

Per comprendere cosa accade metabolicamente bisogna sapere che gli zuccheri (pane, pasta, riso, biscotti, cereali in genere oltre a frutta e dolciumi in genere) assunti con la dieta, una volta assorbiti vengono trasportati dal sangue in tutti i distretti dell’organismo dove le cellule sono in grado di prelevarlo dal sangue ed utilizzarlo ai fini energetici grazie all’insulina. Se questa sostanza non è prodotta in quantità sufficiente o le cellule diventano insensibili alla sua presenza, l’energia prodotta dagli zuccheri non è più disponibile e il corpo si affatica, manifestando stanchezza e debolezza muscolare.

Esistono poi altre manifestazioni del diabete, che intervengono quando il diabete, una volta accertato dal medico, non viene curato con le dovute attenzioni alimentari da parte del paziente ne tantomeno osservate le prescrizioni  farmacologiche  indicate. Parliamo della Neuropatia diabetica (dolori lungo il percorso dei nervi periferici), della Nefropatia diabetica (insufficienza renale) e della Retinopatia diabetica (visione offuscata), ecc.

In caso di diabete tipo 2 i sintomi sono meno evidenti, talvolta si scopre questa malattia a seguito di un controllo routinario che solitamente facciamo annualmente, oppure si ha quindi la sorpresa di avere il diabete, cioè un dosaggio alto della glicemia nel sangue (128mg/dl a digiuno o superiore a 200 mg/dl in tutti gli altri momenti della giornata), solo al Pronto Soccorso dove si giunge in emergenza a seguito di una  ischemia  o per infarto del miocardio.

Ricordate che per una corretta e sicura diagnosi di diabete basta che si rilevi una sola delle seguenti condizioni, in almeno due occasioni:

  1. sintomi di diabete (aumentate urine, sete, perdita di peso inspiegabile) in presenza di un valore di glicemia misurata in un momento qualunque della giornata superiore a 200 mg/dl.
  2. Glicemia a digiuno superiore a 128 mg/dl, per digiuno s’intende la assoluta mancata assunzione di cibo da almeno 8 ore.
  3. Glicemia maggiore o uguale a 200 mg/dl durante una curva da carico; questo test lo si effettua di norma in ospedale o in un qualsiasi laboratorio di analisi cliniche, somministrando una quantità nota e definita di zuccheri e rilevando in seguito come cambia il valore misurato con prelievi di sangue effettuati al tempo 0, 30’, 60’,90’,120’ e 180’
  4. Emoglobina glicata uguale o superiore a 6.5%

Segnaliamo inoltre che dai suddetti controlli di laboratorio possono venire fuori anche situazioni di allertamento per la presenza di una intolleranza glucidica che talvolta è il preludio alla condizione patologica meglio conosciuta come diabete. Infatti possiamo riscontrare una glicemia a digiuno che oscilla tra 100 e 127 mg/dl, una glicemia dopo un pasto compresa tra 140 e 200 e una emoglobina glicata tra 6 e 6,5 solitamente associate a dislipidemia mista cioè alterazioni nel sangue di colesterolo e di trigliceridi e alla ipertensione arteriosa (pressione alta)

La malattia – insidiosa perché spesso non provoca sintomi evidenti – ha causato 1,5 milioni di morti nel 2012  ma nello stesso anno è stata indirettamente responsabile di altri 2,2 milioni di morti.

Nonostante i progressi della scienza e della ricerca, la diffusione del diabete è destinata ad aumentare per i cambiamenti nello stile di vita a partire da come e quanto la gente mangia, si muove e vive.

Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, ha sottolineato come i risultati indichino l’urgenza di affrontare sia la cattiva alimentazione che gli stili di vita errati, in tutto il mondo.

La rubrica Corpus sanus è curata dal dottor Provitera – Endocrinologo chirurgo – Patologo Clinico – Esperto in medicine Integrate