Corpus sanus: Sindrome da affaticamento cronico

Bruno Provitera

La sindrome da fatica cronica, CFS o anche studiata dai ricercatori come  encefalomielite mialgica, che sta per  encefalomielite, che vuol dire infiammazione  del cervello e del midollo spinale  e mialgica, associata a mialgia, cioè con dolori muscolari.

Quali sono i sintomi?

  • Deficit della memoria e di concentrazione
  • Mialgie diffuse senza alcun motivo valido
  • Faringiti ricorrenti
  • Ingrossamento dei linfonodi laterocervicali e ascellari
  • Cefalea
  • Artralgie diffuse  (interessamento delle articolazioni)
  • Sonno non ristoratore
  • Stanchezza intensa e prolungata

Le cause scatenanti di questa sindrome non sono ancora note: la sintomatologia riferita è tuttavia paragonabile ad una forma influenzale persistente e questo ha indotto la ricerca a individuare quali possibili cause i virus. I virus sotto indagine sono il virus di Epstein-Barr, responsabie della mononucleosi, gli Herpes Virus umani e il virus della leucemia del topo.

Al momento possiamo dire che la rilevazione di lievi deficit del sistema immunitario, e di lievi alterazioni degli ormoni, appartenenti all’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, spesso registrati in pazienti di sesso femminile sottoposti allo studio, sembrano non essere correlati  alla malattia ma secondari  ad una condizione di stress psicofisico persistente, vissuto in passato e ancora legato a problemi di natura psicologica, o secondari ad un forte trauma emotivo che ha inciso sulla comparsa della malattia.

La Sindrome da Fatica Cronica si manifesta quando per almeno sei mesi il senso di spossatezza non viene alleviato dal riposo, non è secondario ad un intenso esercizio fisico e non è legato ad alcun stato morboso di particolare importanza clinica come la malattia di Lyme, alcuni disturbi del sonno, la depressione maggiore, la dipendenza da alcool, il diabete mellito, l’ipotiroidismo, la mononucleosi, la sclerosi multipla, il lupus eritematoso sistemico e l’epatite cronica attiva.

Una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, che ha coinvolto oltre 2100 persone nell’area di Londra, rivela che la Sindrome da Fatica Cronica non aumenta il numero di decessi da tumore o da malattie cardiovascolari, ma incrementa la mortalità da suicidio.

In Italia 300.000 persone sono colpite dal disturbo e per questo sono costrette a rinunciare al lavoro, ad andare a scuola, alle proprie attività e relazioni sociali e, più in generale, ad avere una buona qualità di vita. Spesso si tratta di pazienti che stanno affrontando cure oncologiche.

La depressione non è comunque la causa della CFS ma solo una conseguenza. La terapia corrente si basa prevalentemente su antivirali, immunomodulatori ed integratori, può essere efficace ma soltanto in una minoranza dei malati.

Al Kosmic Center di Pordenone il professor Tirelli una nuova terapia terapeutica con ossigeno-ozonoterapia (autotrasfusione di sangue), che sta dando buoni risultati nella CFS:  «… ottenuti presso il mio studio –  ha dichiarato Tirelli – con la GAT (Grande Auto emotrasfusione con O2O3 Terapia) nella sindrome da affaticamento cronico insorta non solo nei soggetti neoplastici ma anche in quei soggetti affetti da qualsiasi patologia cronico degenerativa».

La rubrica Corpus sanus è curata dal dottor Provitera – Endocrinologo chirurgo – Patologo Clinico – Esperto in medicine Integrate