Family Day e polemiche
di Antonietta Montagano
È polemica per la scritta luminosa comparsa sul Pirellone, sede dell’Ente Regione Lombardia, in segno di adesione al Family Day.
La scritta è stata realizzata lasciando accese solo le luci del diciottesimo piano del grattacielo – qui si trovano gli uffici della maggioranza – per ricordare la data della manifestazione che si terrà sabato 30 gennaio a Roma, e prontamente oscurata.
Alla manifestazione del prossimo sabato sarà presente il gonfalone regionale e una delegazione di consiglieri e assessori in difesa della famiglia tradizionale, schierati contro il ddl Cirinnà, ovvero il disegno di legge presentato dalla senatrice del PD sul riconoscimento delle unioni civili in Italia.
La risposta del web non tarda ad arrivare: su Facebook, Twitter e Instagram vip e comuni cittadini rispondono al governatore Roberto Maroni. La pagina Facebook della Regione Lombardia è sotto attacco da una lunga serie di messaggi di critica pubblicati a raffica sul profilo istituzionale. Per non parlare dei commenti di disapprovazione lanciati su tutta la Rete.
Su Twitter come protesta nei confronti della scritta “Family Day“ apparsa sul Pirellone, è nato l’hashtag #scrivilosulpirellone. Gli utenti indignati, hanno manifestato il proprio dissenso modificando la scritta sulla facciata dell’edificio, dando vita a messaggi polemici e ironici.
Alla polemica è intervenuta anche la star della musica Mika che dalla sua pagina di Instagram, dove ha lanciato il seguente messaggio, rimbalzato poi su tutti gli altri social: «Dovunque c’è amore, c’è famiglia. Dall’intolleranza invece nasce solo odio».
Mika, dopo le polemiche per la scelta della Regione Lombardia di sposare la causa del Family Day, tanto da usare le finestre degli uffici regionali per la famosa scritta, ha anche diffuso un messaggio universale e alternativo: «Amore = Famiglia».
Il governatore leghista Roberto Maroni non si è scomposto troppo. Ha dichiarato che si andrà avanti «… per la loro strada, che è quella giusta: riconoscere i diritti di tutti, certo, ma tutelare la famiglia naturale garantendole (come noi facciamo in Lombardia) tutti quei diritti che la nostra Costituzione repubblicana stabilisce all’articolo 29: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio».