Gennaro Luciano e Paolo Magrelli, due maestri a confronto tra Napoli e Norcia sulla strada della storia e delle bonta’

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Il maestro pizzaiolo Gennaro Luciano
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Il maestro della norcineria Paolo Magrelli
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da sinistra: Gennaro Luciano, Emiliano Polselli, Antonella D’Avanzo e Paolo Magrelli

Napoli – Puo’ la capitale della pizza incontrare a tavola la perugina Norcia? Ed ancora, puo’ la patria della celebre specialita’ al forno gemellarsi, almeno per una sera, con l’umbra terra della carne di suino e del tartufo? Ebbene, se ad organizzare il connubio e’ l’ Azienda “Farina Polselli” di Arce con il maestro pizzaiolo Gennaro Luciano ed il genio  della norcineria  Paolo Magrelli, la risposta e’ sicuramente affermativa.  Ed e’ stato proprio con queste premesse, sulla scia di un antico legame con la nostra citta’ e sull’onda di una stretta collaborazione professionale con i pizzaioli napoletani, che Emiliano Polselli (terza generazione della storica azienda) sullo scenario dell’Antica Pizzeria Port’Alba, ha messo a segno il terzo centro per quanto concerne gli ormai popolari incontri tra la buona farina di Arce e le pizzerie storiche partenopee. Animando le sale di quella che e’ considerata la piu’ antica pizzeria della citta’, l’evento firmato Polselli di lunedi’ 25 maggio, grazie anche ad un inarrestabile rappresentante di una Napoli culinaria senza eta’ come Luciano, ha subito mostrato di avere tutte le carte in regola per essere annoverato tre le grandi occasioni. Nella stessa cornice che fu amata da personaggi passati alla storia come Ferdinando di Borbone, Salvatore Di Giacomo, Benedetto Croce, Gabriele D’Annunzio, Giuseppe Moscati, IMG_1610Ferdinando Russo, Antonio Cardarelli, Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, fino a giungere al compianto mito musicale dei nostri giorni Pino Daniele e nelle stesse sale che nel 1738 ospitarono il primo laboratorio per i pizzaioli ambulanti della citta’, gli ospiti intervenuti per il concerto a quattro mani  tra  Luciano e Magrelli,, si sono subito trovati in una dimensione piacevolmente in bilico tra il passato ed il presente. Perfettamente in equilibrio  tra gli inestimabili sapori  di ieri e le fantasie gastronomiche di oggi ed ospitati da un pizzaiolo con  quarant’anni di esperienza, degno erede di una tradizione di famiglia secolare che ora sta trasmettendo al ventunenne figlio Antonio, ai  partecipanti della serata svoltasi in collaborazione con l’AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) e’ immediatamente risultato evidente il valore di un incontro fatto sporattutto di gastronomia e storia. Presentata dalla giornalista Antonella D’Avanzo che ha introdotto i temi dello straordinario ed amichevole confronto, la serata vissuta nella Pizzeria Port’Alba, la stessa che nel lontano 1830 divenne di  “Porta Sciuscelle” ( fu questo il nome riservato dal popolo per la celebre porta della citta’ fatta costruire dal vicere’ Antonilo Alvarez da Toledo, duca d’Alba) ha offerto a tutti la preziosa possibilita’ di deliziarsi delicatamente il palato.  Protagonisti assoluti i salumi curati e selezionati da Magrelli e dal suo staff, tra cui una tagliata di prosciutto crudo di Norcia stagionato trenta mesi, capocollo, pancetta e porchetta stile Ariccia in abbinamento con champagne La Cuvèe Brut Laurent-Perrier, insieme alle tre gustosissime pizze firmate Luciano, come una squisita alici e pomodorini del piennolo, come la “Don Salvatore” ( dedicata al fratello scomparso), con provola, scarola, pecorino e olive nere, e come il ripieno “Sole nella Luna” con provola, ricotta di bufala, pancetta, pecorino e pomodorino giallo. Momenti per il palato davvero divini, quelli vissuti nell’antichissimo tempio della pizza di Luciano,  resi ancora piu magici  IMG_1464dall’abbinamento con il Fiano di Avellino della cantina “Terredora” e con il Castello delle Femmine di “Terre del Principe”, blend di Pallagrello e Casavecchia. A rendere tutto maggiormente suggestivo, infine, e’ intervenuto un benefico e cordiale clima di allegra convivialita’ che culminato nella dolcezza delle straordinarie torte del giovane maestro pasticciere Mario Di Costanzo,  ha trovato ulteriore forza grazie alle note della chitarra ed al canto dell’eclettico Christian Vollaro. Presenti numerosi esponenti ed operatori del settore tra cui i maestri pizzaioli Salvatore Di Matteo, Enrico Maria e Carlo Alberto Lombardi, la co- presidente dell’Associazione Terronian e del brand Eccellenze del Sud, Sarah Ancarola oltre a tantissimi giornalisti e blogger, l’evento e’ riuscito a ribadire la grande sinergia tra le storiche pizzerie napoletane e l’Azienda Polselli, insieme a quel profondo amore per le cose buone che da sempre anima il popolo napoletano senza distinzione di ceto, classi e cultura.

GIUSEPPE GIORGIO