Hanukkah, la festa ebraica delle luci
di Tiziana Muselli
ISRAELE – La fede in Dio e i valori spirituali degli ebrei hanno da sempre connotato fortemente la loro cultura e la loro storia. La festa di Chanukkah, in ebraico Hanukkah, conosciuta come Festa delle Luci, ne è l’espressione. Questa ricorrenza viene celebrata durante il mese di Kislev, solitamente il 25 dicembre, e dura otto giorni.
Hanukkah in ebraico vuol dire “inaugurazione” o “consacrazione”. Infatti commemora l’inaugurazione del nuovo altare del Tempio di Gerusalemme dopo la liberazione dal dominio ellenico.
Le origini della festività affondano nella storia. Intorno al II secolo a.C. gli ebrei vivevano sotto il dominio della dinastia greca dei Seleucidi. Quando Antioco IV ascese al trono costrinse gli ebrei ad abbandonare la propria fede per convertirsi al culto pagano, ma il popolo si rifiutò. La repressione fu molto violenta e coloro che si ribellavano venivano uccisi.
Tuttavia gli ebrei non si arresero, continuando segretamente a professare la propria fede. Antioco profanò anche il Tempio di Gerusalemme facendo erigere un altare a Zeus. Nel 164 a. C. circa il sommo sacerdote Mattatia ed i suoi figli iniziarono una rivolta senza tregua contro gli oppressori. In particolare Giuda, per aver adottato una strategia di “martellamento”, venne soprannominato Maccabi, dall’ebraico maccab, martello, ed i suoi fratelli chiamati Maccabei.
I Maccabei infine liberarono Israele dal dominio straniero. Il Tempio venne ripristinato, ma per riconsacrarlo occorreva l’accensione del Ner Tamid, il lume perenne che rappresentava la presenza di Dio. Nel Tempio venne trovata solo una piccola quantità d’olio non sufficiente a tenere acceso il lume sacro. Sarebbero occorsi otto giorni per poterne produrne di nuovo. Tuttavia gli ebrei decisero di usare quell’olio senza attende altro tempo e accadde il miracolo: l’olio durò esattamente otto giorni consentendo al Ner Tamid di restare acceso. Fu così istituita la festività di Chanukkah.
Il miracolo è narrato nel Talmud, testo sacro dell’ebraismo, mentre i fatti storici nel primo e secondo libro dei Maccabei. In questa ricorrenza viene acceso un candelabro a nove braccia, chanukkiah: otto candele sono disposte in fila, mentre la centrale, shammash, è posta più in alto. Ogni giorno si accende una candela utilizzando la shammash, in ebraico servitore, poiché “serve” ad accendere le altre candele. Lo chanukkiah è posto dietro alle finestre di ogni abitazione, ma viene acceso anche pubblicamente: le persone si radunano alla presenza di un rabbino che tiene un breve discorso, benedice le candele ed inaugura la festa.
Hanukkah è caratterizzata da preghiere, canti e balli ed i bambini ricevono regali e una piccola somma di denaro per comprare candele e giocattoli. Il giocattolo dei piccoli che non manca mai è il dreidel, una trottola con cui anticamente i bambini fingevano di giocare qualora fossero stati sorpresi dai soldati greci a studiare la Torah, gli scritti di riferimento della tradizione religiosa ebraica. Su ogni faccia del dreidel sono riportate in lettere ebraiche le iniziali della frase «Un grande miracolo è avvenuto qui».
I cibi della festività sono i sufganioth, bomboloni dolci e i latkes di patate fritti nell’olio di oliva, in ricordo dell’olio consacrato del Tempio.
Oggi la festa è ricordata particolarmente per il suo aspetto spirituale e simbolico: la vittoria della fede e della luce sulle tenebre.