Il NOE in azione

di Antonietta Montagano

VEDUTA AEREA-2

SAN NICANDRO GARGANICO (FOGGIA) – Un’area perennemente frequentata da bambini per la presenza di un asilo nido, un campo di calcio e un parcheggio per giostrai è stata sequestrata dai Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico): il sottosuolo è pieno di rifiuti sospetti.

In  passato, molti comuni per far fronte all’emergenza rifiuti, hanno emesso ordinanze per la realizzazione di siti provvisori per lo stoccaggio di rifiuti solidi urbani, con l’obbligo di successiva rimozione e bonifica dello stato dei luoghi.

Il Comando per la Tutela dell’Ambiente, in  collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e del Territorio e del Mare e dell’Ispettorato Generale per l’Emergenza Idrogeologica, ha rafforzato la lotta all’inquinamento diffuso e la tutela del territorio.

Prendendo parte al progetto MIAPI (Monitoraggio e Individuazione di Aree Potenzialmente Inquinate del territorio nazionale), i militari  con l’ausilio di georadar satellitari, apparecchiature magnetometriche e geoelettriche  hanno scoperto diversi interramenti di rifiuti localizzati nella Regione Puglia.

Verificando  lo stato dei luoghi in siti autorizzati ex art. 12,  hanno constatato numerose violazioni ed in particolare la non rimozione di rifiuti, mancata bonifica, la mancata messa in sicurezza dei siti, l’interramento di rifiuti speciali anche pericolosi ed addirittura, in qualche caso in suoli adibiti ad uso agricolo.

Molti di questi sarebbero discariche comunali “improvvisate” e attualmente non gestite e parzialmente censite.

A San Nicandro Garganico, è  stato pertanto disposto il divieto di accesso all’area interessata, affinché possa essere verificato lo stato dei luoghi sotterranei con adeguato monitoraggio, scavo e carotaggio.

Utile alle indagini è stato l’uso di un drone che, oltre a filmati e riprese fotografiche ad altissima risoluzione si è avvalso di « … apparecchiatura termografica e iperspettrale atta al rilevamento del “non visibile”, in questo caso proprio di interramento di rifiuti».

L’attività di scavo ha permesso di accertare « … la presenza di diverse tipologie di rifiuti quali rifiuti solidi urbani in avanzato stato di decomposizione, laterizi in genere nonché, la presenza di materiale scuro e maleodorante».

Si ipotizza dunque la presenza di fanghi industriali che non solo non può essere giustificata in una discarica di  rifiuti solidi urbani, ma potenzialmente è pericolosa per l’eventuale inquinamento della falda acquifera e per la salute dei cittadini. Gli accertamenti continuano.