Impotente e Prepotente continua la stagione del Teatro Bolivar con la commedia di Antonio Diana
Secondo appuntamento fuori abbonamento per il teatro Bolivar che sabato 18 ottobre alle 21.00 e domenica alle 18.30 presenta la divertente ed al tempo stesso profonda commedia di Antonio Diana “Impotente e Prepotente”. Continua così, la stagione artistica dello storicizzato spazio di Materdei che grazie ad un patron inarrestabile come Toni De Luca e ad un direttore artistico dalle mille risorse come Sasà Palumbo incontra sempre più i favori del pubblico napoletano. In scena con lo stesso Diana nel doppio ruolo di attore e regista, artisti di provata bravura e popolarità come Marianna Mercurio ed ancora, Nino Bruno, Feliciana Tufano, Antonio Botta e Lino Trematerra. Le musiche originali dello spettacolo sono di Giuseppe D’Ario, Gaetano Fierro e Salvatore Pisano. Per gli spettaori una commedia di settanta minuti che propone una vicenda ricca di spunti umani e sociali partendo dalla storia del signor Michele Moscio, un uomo ateo tormentato dall’impotenza e da una moglie che dedica la sua vita ad opere benefiche. “Lui fa di tutto per guarire dall’impotenza, provocata forse dal dolore per la morte precoce di due figli gemelli, segue ed inventa cure insignificanti, come quella suggerita dall’eccentrico dottor Capriello che invaghito della moglie, lo invita a scoprire nuove emozioni sessuali forzando piaceri nei confronti di Suore e Trans, ma questi tentativi lo condurranno solo alla follia e ad una smisurata prepotenza. Come una bilancia che pende in modo radicale dal comico al drammatico, nella storia emergono improvvise riflessioni e discussioni sull’aborto e sul confronto tra ateismo e Cristianesimo, ipocrisia dell’etica e del rispetto della vita. Esistono casi in cui un Cattolico possa ritenere l’interruzione della gravidanza non un peccato? Questo è l’interrogativo che viene posto quando ci sono gravidanze scomode e che in casa Moscio emerge in ben tre casi: uno stupro, l’esperienza di una giovane coppia di fidanzati, e la scoperta di un feto imperfetto; lo scontro e la riflessione porterà al lieto fine, dove intrecci ed equivoci esaltano i personaggi farseschi proiettando la commedia in un finale divertente e sorprendente”.