La cucina di donna Caterina: scorzette d’arancia candite
di Caterina Mazzola
Ci sono luoghi, profumi che hanno la capacità di riportare alla mente ricordi e far viaggiare indietro nel tempo.
E io, proprio in questo preciso momento sono nella cucina della casa al mare con la mia cara zia Antonietta, nella amena località di Sorrento. La nostra casa al mare era in un aranceto. Il profumo frizzante di zagare lo si cominciava a sentire appena il sole faceva capolino sugli alberi pieni di quei deliziosi fiori bianchi, tanto belli che li ho voluti come bouquet per il mio matrimonio.
Zietta di buon mattino scendeva in giardino e coglieva direttamente le arance che servivano per preparare un salutare succo per tutti noi ragazzi. Che ricordi teneri!
Oggi voglio parlarvi proprio di questo frutto, l’arancia. Il citrus aurantium, ossia l’arancio, è un albero da frutto che appartiene al genere Citrus (famiglia Rutaceae).
Può essere alto fino a 10 metri ed è caratterizzato da foglie allungate e piuttosto corpose e da splendidi fiori bianchi. I suoi germogli sono sempre verdi e i suoi frutti sono costituiti da bacche piuttosto grandi, chiamate anche esperidi.
La storia dell’origine e della diffusione di questa pianta è molto dibattuta. Si hanno comunque notizie della sua presenza già in tempi antichi in Cina e in Indocina, dove si ritiene si sia generato per mutazione dall’arancio amaro. Viene dato per certo che siano stati gli Arabi a introdurre gli aranci in Asia Minore, in Egitto, nel nord Africa e in Europa. Anche molto facile trovarlo in Spagna, Grecia e Italia, dove è stato importato prima dagli Arabi ed in seguito dai mercanti genovesi.
Il termine agrumi con il quale si classificano le arance, si riferisce al suo gusto acidulo o agre, ciò che vale anche per i limoni, i pompelmi, le clementine e il cedro. Sono il frutto che caratterizza l’inverno: infatti la sua maturazione avviene dal mese di novembre fino alla primavera e si possono raccogliere addirittura fino a giugno – luglio. I frutti che possono essere raccolti in un anno sono circa 500 su ogni albero.
L’arancia si presenta con una scorza esterna piuttosto ruvida chiamata pericarpo, che inizialmente ha una colorazione verde ma, via via che avviene la maturazione, il colore varia dal giallo all’arancione, fino ad arrivare al rosso La parte interna si chiama invece endocarpo, è naturalmente commestibile, polposa e suddivisa in spicchi più o meno sugosi, a seconda delle varietà. Nei mercati infatti, generalmente le arance cosiddette da tavola vengono separate da quelle che si acquistano unicamente per la spremitura.
Anche la buccia di questo agrume viene sfruttata, da essa infatti si ricava un olio essenziale e spesso viene trattata per realizzare canditi, ottimi per la preparazione di alcuni caratteristici dolci.
L’arancia rossa di Sicilia, che indica principalmente la varietà di arance a polpa rossa (moro, tarocco e sanguinello) IGP, in realtà si coltiva anche in altre regioni, soprattutto in Calabria, dove la produzione supera di 1,7 volte quella della Sicilia.
Le arance rappresentano una importante fonte di vitamine: soprattutto la C e la A, ma anche una larga parte di quelle del gruppo B, in particolare Tiaminam, Riboflavina e oltre alla vitamina PP ovvero la Niacina. Per il fabbisogno giornaliero di vitamina C, basta consumare 2 o 3 arance al giorno.
Ma non è tutto: le arance vantano anche un elevato contenuto di bioflavonoidi, sostanze che assieme alla vitamina C, sono molto importanti soprattutto per la ricostituzione del collagene del tessuto connettivo.
Ed ora la ricetta: scorzette d’arancia candite.
Ingredienti: 200 g di scorzette ben pulite dalla parte bianca, 200 g di zucchero, 200 g di acqua.
Preparazione: Fate bollire per 5 minuti e per due volte, cambiando l’acqua, le scorzette. Poi mettete nel tegame l’acqua, lo zucchero e le scorzette e lasciate andare a fiamma media fino a quando non sarà consumata del tutto l’acqua, girando di tanto in tanto delicatamente per non sciupare le scorzette. A cottura avvenuta, spianate le scorzette su carta da forno e lasciatele asciugare bene .Potreste lasciarle così oppure immergerle a metà nel cioccolato fuso e poi rimettere ad asciugare. Veramente prelibate!
Per oggi è tutto e alla prossima. Saluti da zietta!