La recensione, l’EP Elemosina di Isole Minori Settime

di Luigi Marchitto

Terronian magazine ha ascoltato i sei brani dell’EP Elemosina di Isole Minori Settime, band emergente napoletana. Ecco, brano per brano, qualche indicazione utile per coloro che si apprestassero a fare la conoscenza con questa nuovo gruppo.

L’Uomo in 3\4

La scelta di un accompagnamento melanconico di organo risulta ben riuscita nella descrizione di un artista presunto, l’uomo in 3\4, interessante, creativa definizione per un brano strano al primo ascolto, ma sicuramente il più originale di tutti gli altri. Anche se forse meriterebbe una qualche variazione tematica. Particolare dal punto di vista creativo, anche se non si capisce esattamente cosa sia l’uomo in 3\4. Ma questo è il bello del titolo!

Ombrelli “Amori ridicoli” e Tante Belle Cose

Qui c’è un appuntamento andato male. A chi non sarà capitato? Sicuramente a molti … Questo brano ricorda sia per stile che per sonorità Sergio Caputo. Indubbiamente quest’operazione può dirsi ben riuscita. Le ritmiche sono abbastanza indovinate ed anche il testo  descrive abbastanza bene … la fregatura. Sicuramente è piacevole all’ascolto e il lavoro, si deve dire, è ben fatto. Sono anche interessanti alcune parti di arrangiamento musicale. Forse un po’ troppo lungo ma giustamente incisivo quando deve.

Volare

In questo pezzo si sente tutta l’anima rock del gruppo, di quel rock urlato, con bassi e batteria dominanti, molto di protesta, con un testo disarmante, forte, che deve per così dire catturare lo spettatore per incisività e contrasto, ma che porta dentro anche un qualcosa di non ben definito. Sicuramente un risultato diverso da quello cercato da Vasco Rossi o da Pelù, ma che prende all’ascolto. Si deve rammentare ad ogni modo che resta fondamentalmente un urlo rock, ben eseguito musicalmente, piuttosto penetrante, di quelli che brucia l’anima dell’ascoltatore.

Il gioco dell’Oca

Altro brano con testo un po’ volutamente demenziale, con sonorità un po’ detonate, ma sempre con una forte ambientazione rock. Qui si sente abbastanza una certa affinità con Elio e le Storie tese, ma anche l’eco di una certa musica popolare non ben definita. Anche questo pezzo è ben eseguito musicalmente ma resta importante soprattutto per gli amanti del genere.

Lune Storte

Qui già ad una prima impressione si nota la presenza di una melodia dominante. Sembra che ci sia qualcosa nelle sonorità e nello stile di Toffee di Vasco, ma anche nei cori e nei testi sembra riecheggiare l’ombra del duo De Gregori-Dalla. Puntuale arriva la svisa di chitarra, in questa dolce ballata rock di stile italiano. Niente a che vedere con gli Skorpions, sia chiaro. Direi il miglior brano per musicalità e melodia.

Elemosina

Pezzo che riecheggia quelli precedenti, con l’influsso di Elio e le Storie Tese predominante. Anche qui una buona esecuzione musicale.

 

In in tutti e sei brani dell’EP si riscontrano un’ottima padronanza di esecuzione musicale da parte delle Isole Minori Settime, la timbrica del cantante adatta per il genere, l’utilizzo di testi forti – per così dire di rottura – eccezion fatta per Lune Storte – e il sapiente uso dei linguaggi rock e melodici a seconda delle circostanze, come pure la presenza di idee apprezzabili.

La band Isole Minori Settime
La band Isole Minori Settime

Di contro si sente troppo l’influsso delle sonorità degli artisti noti sopra citati. La demenzialità di certi testi non sempre è del tutto appagante e la ricerca del ridondante, dell’eccesso fine a sé stesso per stupire e catturare l’ascoltatore, va senz’altro a scapito della composizione melodica e della ricerca di armonie musicali meno scontate.

Nel complesso un lavoro ben riuscito ed eseguito, ma che sicuramente non è rivolto ad un pubblico di massa, quanto piuttosto ad una certa nicchia di fan vecchi e nuovi – che pure non mancheranno di arrivare – per una band che dimostra di avere senz’altro ottime potenzialità di inserimento nell’attuale panorama musicale italiano.