Omeopatia? Lasciamo ai cittadini la libertà di scegliere come curarsi

di Bruno Provitera

Nonostante i rimedi omeopatici siano costantemente bersagliati dalle critiche degli scettici e di numerosi scienziati, secondo gli ultimi dati Doxa circa 4 italiani su 5 si dichiarano soddisfatti dei risultati ottenuti con queste cure. Non è un caso che la maggioranza delle persone acceda all’intervento omeopatico soltanto dopo aver subito un trattamento con farmaci tradizionali ed averne constatato l’inefficacia o l’intollerabilità.

Nel nostro Paese cresce infatti costantemente il numero di persone e medici che rivendicano il ruolo alternativo e a volte integrativo dell’omeopatia rispetto alla medicina tradizionale. In Italia siamo infatti 20mila i medici che prescrivono rimedi omeopatici a 11 milioni di persone.

Alla luce dei progressi della scienza, l’omeopatia si pone come disciplina che cura in modo efficace con dosi infinitesimali e quindi non tossiche diverse patologie.

I rimedi omeopatici svolgono  una funzione terapeutica specifica per ogni paziente, eliminano quelle tossine o sostanze che hanno provocato la malattia, ristabilendo l’equilibrio psico-fisico che era venuto a mancare.

Lasciamo ai cittadini la libertà di scegliere come curarsi. Oggi, a seguito di recenti disposizioni, temiamo l’eliminazione di molti farmaci omeopatici che hanno da tempo dimostrato valenza clinica e terapeutica.

L’Europa ha riconosciuto la validità e la peculiarità dei farmaci omeopatici e ha richiesto ai Paesi membri di registrarli con una procedura semplificata, diversa da quella per i farmaci tradizionali. Ma in Italia, a causa di normativa eccessivamente complessa e di costi altissimi per la registrazione, molte terapie omeopatiche potrebbero non essere più disponibili.

Aspetto importante, in un momento di crisi economico finanziaria come quello che stiamo vivendo, è che a tutt’oggi il settore dell’Omeopatia continua a crescere: occupa migliaia di persone e destina più de l3% alla ricerca medico-scientifica.

Sappiamo che l’Omeopatia si fonda sulla bellezza del corpo e dell’anima e perciò è:

  • Sana: la natura ama e cura se stessa. Come diceva Ippocrate ciò che ha provocato la malattia la guarisce. I farmaci omeopatici sono desiderati dai pazienti e non provocano effetti indesiderati;
  • Giusta: si avvale delle capacità intrinseche della natura stessa, che è il bene comune per antonomasia e non solo cura, ma risolve gli infiniti dolori del corpo e dell’anima.
  • Bella: ricerca un modus vivendi che premi la qualità della vita e la sua armonia con la natura e i suoi cicli biologici.

Le aziende multinazionali leader del settore farmaceutico, non interessate al mercato dei farmaci omeopatici, potrebbero però spingere il Governo per la promulgazione di leggi molto rigorose sulla produzione di rimedi omeopatici.
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Che dire a difesa di tanti milioni di italiani che si curano omeopaticamente? Sosteniamo  e difendiamo l’Omeopatia e i suoi farmaci e auguriamoci che l’Agenzia Italiana del Farmaco favorisca l’effettiva registrazione semplificata dei medicinali omeopatici attualmente presenti sul mercato e, non imponga regole inadeguate e costi sproporzionati alle aziende produttrici che limiterebbero ed escluderebbero moltissimi farmaci, impedendo di fatto ai cittadini la libertà di scelta terapeutica, un principio fondante il Sistema Sanitario Nazionale.

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La rubrica Corpus sanus è curata dal dottor Provitera – Endocrinologo chirurgo – Patologo Clinico – Esperto in medicine Integrate