Paestum: Al Tempio di Nettuno aspettando la notte di San Lorenzo con “Il Mito di Cassiopea”
Successo ed applausi a Paestum al Tempio di Nettuno, per la fortunata Rassegna “Dal mito a più Infinito”, ideata dalla direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Paestum, Marina Cipriani e da Sarah Falanga, direttrice artistica dell’Accademia Magna Graecia. Giunta alla terza edizione, collezionando favore e successo di critica e pubblico, la kermesse teatrale è divenuta permanente a Paestum, avendo luogo nel periodo invernale all’interno delle sale museali e d’estate nell’area del santuario meridionale. Rappresentando un appuntamento culturale unico ed “originale” per stile ed ambientazione, l’evento è patrocinato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e dal Mibac. Gli spettacoli rappresentano un’occasione di suggestione unica: il perfetto connubio tra l’attorialità pura ed il gusto del respiro della storia. “Tant’è – così come dichiara la direttrice artistica Falanga- senza artifici spettacolari, gli attori della Compagnia Stabile dell’Accademia Magna Graecia, scommettono nel suggerire un ritorno alla naturalezza, accolti dall’austerità di rovine archeologiche uniche al mondo”. Dopo l’inaugurazione, si prosegue sabato 9 agosto alle 21.00 con “Il Mito di Cassiopea”. Sotto il cielo della notte di San Lorenzo, nella cornice storica e fascinosa del complesso archeologico di Paestum, sullo sfondo del Tempio di Nettuno, rivive il mito di Cassiopea, messo in scena da La Compagnia Stabile dell’Accademia Magna Graecia di Paestum.
Il copione, scritto e diretto da Sarah Falanga, supportata dallo studio attento e appassionato della Dott.ssa Marina Cipriani, fa tesoro dei pochi frammenti di Apollodoro, circa il racconto del mito, tramandatici sino a oggi ed è arricchito da versi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio. Non una riproposizione filologica ma una rivisitazione del mito di Cassiopea la bella e vanitosa regina della mitologia greca che, a causa della sua superbia e invidia, fu trasformata dopo la morte in una costellazione, posta vicina alla stella polare e condannata a girare per sempre intorno al polo celeste. A continuare la rassegna sarà il 23 agosto “La festa greca dei Poseidonati” fino al giungere al finale del 6 settembre con “Le Lacrime di Pericle”. Costo del biglietto 12 euro.