Parole tra i colori, presentazione del libro La chiameremo vita

SORRENTO (NAPOLI) – «Questa serata è stata una bellissima festa dell’arte, della cultura e dell’amicizia, di cui ringrazio tutti voi, dal profondo del cuore». Con queste parole, commosso anche per aver ricevuto, dalle mani della sua ex- insegnante di Italiano di scuola media una targa dell’Associazione Cypraea per i suoi meriti umani e culturali, il dottor Carlo Alfaro ha concluso i lavori della fortunata manifestazione Parole tra i colori che ha organizzato, il 13 luglio nell’ambito della mostra collettiva d’arte contemporanea Artisti in MoviMente, svoltasi per il terzo anno consecutivo nel chiostro del convento di Santa Maria delle Grazie.

Carlo Alfaro
Carlo Alfaro

Il riconoscimento è stato consegnato ad Alfaro nel corso della serata di presentazione del libro di Franco De Luca La chiameremo vita, Tullio Pironti editore, che ha visto la relazione della psicologa Maria Grazia Santucci e in cui sono state lette alcune poesie di poeti locali famosi o emergenti.

La chiameremo vita sta ricevendo diffusi consensi in tutt’Italia per l’originalità della trama, articolata tra passato e presente nella Napoli odierna e Roccaspina, un paesino immaginario nell’entroterra agricolo campano, una storia che si dipana nell’arco di cdue generazioni. Il finale inaspettato, spettacolare e rivelatore, l’intensità dei personaggi, la vividezza dei luoghi descritti con passione ed empatia dall’autore hanno creato un libro davvero particolare.

Di grande impatto anche il momento della poesia: grandi glorie della cultura sorrentina come Cecilia Coppola, Anna Bartiromo, Gianni Terminiello, Salvatore Russo, Augusto Maresca, Rosanna Ferraiuolo, ma anche giovani di prorompente talento come Maria Fausto, Domenico Palumbo, Silvia Verdoliva, o poeti che timidamente fanno sentire la loro voce come Paola Cetani, Rossella Di Martino, Teresa Iaccarino, Marianna Arcuro letta da Marianna Scarpato, Nino Casola, e persino il vate stabiese Raffaele Ragone che, pur assente, ha regalato una sua lirica attraverso la voce di Maria Carmen Matarazzo.

Gran finale con l’omaggio a Salvatore Di Giacomo da parte della pittrice Anna Esposito.

Presente all’evento, l’assessore Mario Gargiulo, sempre sensibile alla Cultura. A fare da sfondo, ma in realtà sempre protagonisti e immortalati dai flash dei tre fotografi ufficiali della manifestazione, Nino Casola, Michele De Angelis e il giovanissimo Antonino Ruggiero.

Al centro della scena anche i dipinti in mostra di Anna Esposito, Maria Cappuro, Nello Carrino, le sorelle Maria Rosella e Paola Cetani, Rosanna Ferraiuolo, Giuseppe Ussano, Raffaele iaccarino, le incisioni di Antonino Cappiello, i presepi di Antonino Colicchio, le sculture in legno di Tony Esposito detto Wolfe, gli intarsi di Giuseppe Rocco e le Madonne stilizzate dell’ultraottantenne maestro Luigi Gargiulo.