Parte a Napoli il progetto Gnam-cucine aperte: enogastronomia francese e partenopea all’ombra del Vesuvio
Parte il 9 ottobre, a Napoli, un progetto enogastronomico tutto nuovo, realizzato dalla compresenza dei gusti tutti nostrani e di esoticità d’oltralpe: “Gnam-cucine aperte”, un’iniziativa promossa da Consortium Paris e presieduto da Mauro Bochicchio. L’evento prevederà un’imperdibile rassegna di cene in cui più di 40 chef, sia italiani che francesi, apriranno le proprie cucine e condivideranno le proprie esperienze culinarie con altri rinomati cuochi. Il risultato di questo esperimento sarà una ricercata amalgama di sapori e di odori; un mix di esperienza e bravura. L’esperimento, che mira principalmente alla salvaguardia delle tipicità e alla valorizzazione di tutti quei prodotti che rappresentano l’eccellenza del gusto e della qualità, durerà per un anno. L’apertura del progetto si avrà a Napoli, giovedì 9 ottobre alle ore 20.00, presso il ristorante Napoli Mia, a Riviera di Chiaia, il cui chef e patron, Antonella Rossi, aprirà la sua cucina al rinomato cuoco Juan Arbalaez, formatosi presso i più grandi nomi della cucina francese come Pierre Gagnaire, Eric Fréchon ed Eric Briffard. Arbalaez, ancora ventiquattrenne, aprì il suo primo ristorante in Francia, La Plantxa, un locale in cui tendenza e gusto si fondono nella realizzazione di piatti colorati e creativi. Considerato già uno dei migliori chef nel panorama internazionale, Arbalaez condividerà i suoi segreti e la magia delle sue specialità con Antonella Rossi, leader nella preparazione e nell’interpretazione dei piatti della tradizione partenopea. Il risultato di tale incontro sarà l’unicità di un menù tutto da scoprire, innaffiato dai migliori vini delle Cantine Di Criscio e dai liquori dell’Antica Distilleria Petrone. Altri partner dell’evento saranno il Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP ed il Pastificio Gentile. Napoli, ancora una volta, sarà teatro dell’inventiva e della buona tavola, una città che, ferma nei suoi sapori secolari, riesce, in modo eccelso, ancora a dare spazio all’innovazione e alla contaminazione culturale e gastronomica.
Maria Pina Cipriano