Sesta serata di #venerdìopaesmì

CAIVANO (NAPOLI) – La settimana di #venerdìopaesmì ospiterà il Frank Zappa partenopeo: calcherà il palco del festival caivanese il mitico Tony Tammaro.

Vincenzo Sarnelli, also hnown as Tony Tammaro aspetta i suoi fan venerdì 15 luglio a partire dalle 21.30, come di consueto in via De Gasperi.

Figlio d’arte – suo padre è Egisto Sarnelli, noto interprete di canzoni classiche napoletane – Tammaro è un innovatore e talentuoso musicista, autore sopraffino e, soprattutto, fondatore e unico interprete di un genere musicale che utilizza suoni di qualità al servizio di testi satirici. Un genere che si potrebbe definire musica gonza, in grado di descrivere in modo impeccabile la società partenopea.

La sua storia. Tammaro crea musica “antidepressiva” dal 1990. Qualcuno l’ha definito come il “Beethoven della musica tamarra”. I suoi dischi si vendono come le ampolle col sudore di Maradona e sono dotati del medesimo effetto taumaturgico. Il tema dominante delle sue canzoni umoristiche è la tamarraggine, intesa come modello comportamentale di una certa fascia di popolazione: quella dei tamarri.

Come il burino laziale e il cozzalone pugliese, il tamarro di Tony Tammaro è un poetico ed ingenuo protagonista di miserie e contraddizioni quotidiane che muovono l’osservatore al riso.

I suoi successi. Dopo aver pubblicato il suo primo album nel 1990, in cui spicca la hit Patrizia La Reginetta di Baia Domizia, Tony pubblica altri otto album e una raccolta che riscuotono un notevole successo di vendite nei negozi di dischi, senza considerare la vendita abusiva degli innumerevoli falsi che hanno sempre accompagnato la carriera dell’artista sin dagli esordi. Tra i successi di Tammaro, oltre la già citata Patrizia, ricordiamo ‘O Trerrote, Supersantos, Il Parco dell’Amore, Scalea e Il Rock dei Tamarri.

Non solo musica, ma spazio anche a realtà del terzo settore.

Interverranno, prima dell’esibizione, alcuni esponenti di Social, una cooperativa sociale nata nel 2014 e attiva prevalentemente nei settori dell’innovazione digitale e della cultura.

La sede operativa si trova a Succivo (CE), nel cuore dell’antica Atella e si caratterizza per un binomio a primo impatto abbastanza stridente, essa, infatti, unisce un salotto culturale, SfogliaAtella LAb  e il FabLab Olivetti, una vera e propria officina delle nuove tecnologie.

#venerdìopaesmì

#venerdìopaesmì un momento di città ideale