Spettabili tutti, un omaggio a Gianfranco Marziano
NAPOLI – Alla Casina Pompeiana della Villa Comunale, sede dell’Archivio storico della canzone napoletana, martedì 19 luglio alle 18.30 si terrà la presentazione del libro di Giovanni Vacca Spettabili tutti – Parole e musica di Gianfranco Marziano, una produzione Saicomè.
Al dibattito interverranno con l’autore la scrittrice Maria Pia Marroni e il giornalista Diego Paura.
Spettabili tutti è il primo testo che analizza criticamente l’opera di Gianfranco Marziano, controverso artista salernitano, cantautore, scrittore e fumettista in attività da oltre venti anni.

Gianfranco Marziano
Marziano non ha mai avuto una carriera “ufficiale” ma è diventato un autentico fenomeno della Rete, con centinaia di migliaia di visualizzazioni. Le sue canzoni e i suoi racconti mettono in scena un mondo da incubo ma in forma di cartone animato, con un linguaggio estremo e senza filtri e con una musica che amalgama, in un originalissimo impasto, suggestioni e sonorità di vari generi.
«Le prime canzoni di Gianfranco Marziano, all’inizio degli anni ’90, lasciavano allibiti: la voce era sgraziata, perennemente sopra o sotto l’intonazione, mentre la musica, suonata da quello che appariva subito un vero compositore ed un chitarrista provetto, era un vortice di riferimenti: progressive e hard rock, canzone d’autore e canzonetta di consumo, canzone napoletana, samba, squarci sinfonici e atonali, perfino il rap, che all’epoca aveva molto successo nella versione italiana delle varie posse che imperversavano dal sud al nord della penisola. Una capacità incredibile, insomma, e sempre più dimostrata nel tempo, di accostarsi a qualsiasi genere, coglierne l’essenza e restituirlo in forma caricaturale così da svelarne le convenzioni retoriche. Quello che colpiva di più erano i testi: sconci all’inverosimile, infrangevano il tabù dei tabù in Italia: la bestemmia. L’ascoltatore attento avvertiva, però, in questo autentico sfondamento lessicale, l’assoluta novità del linguaggio, già all’epoca la più straordinaria invenzione del performer salernitano: un linguaggio inaudito, modellato come argilla in un impasto di termini distorti e slabbrati, un flusso incandescente di italiano e di residui dialettali napoletani, con le loro varianti salernitane, ma anche di singolari neologismi. Un fuoco d’artificio linguistico tarato su un registro basso e stradaiolo, che metteva in scena un mondo da incubo ma in forma di cartone animato. In Senza pesce, per esempio, una delle prime composizioni, su un tempo veloce, e dopo un assolo che mostra già il futuro, valente chitarrista, l’attacco è folgorante …»
«Come è stato possibile che un personaggio che non ha in alcun modo cercato il successo sia diventato un fenomeno nazionale, adorato da un pubblico vastissimo per quanto underground? Come si spiega che l’autore di canzoni, romanzi e racconti di taglio apparentemente adolescenziale, e spesso imbarazzanti per forma e contenuti, sia diventato una figura di culto, rispettato e citato da nomi affermati della canzone, del fumetto e della narrativa? Oltre ad essere adorato da un numero enorme di fan, infatti, l’artista si è guadagnato il rispetto di artisti e scrittori che non mancano periodicamente di menzionarlo e di manifestare la loro stima per lui. Questo libro, per la prima volta, cerca di spiegare le parole e la musica di Gianfranco Marziano e di capire perché sia diventato una star, suo malgrado».