Storie di un cittadino pompeiano, Polibio

di Stanislao Scognamiglio

NAPOLI – Alla Chiesa Evangelica Luterana in via Carlo Poerio mercoledì 22 giugno, con inizio alle ore 19, sarà presentato il volume Caio Giulio Polibio – Storie di un cittadino pompeiano.

I testi raccolti in volume racchiudono la sintesi dell’indagine, svolta da un gruppo di ricercatori sotto l’accorta guida della biologa Annamaria Ciarallo, sulle ultime ore vissute da un’intera famiglia all’interno della domus di Caio Giulio Polibio, al tempo dell’eruzione del Vesuvio del novembre del 79 d. C.

Per Claudio Rodolfo Salerno, presidente dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali; «L’opera è “memoria”. È riflesso dell’accaduto e non mera narrazione. È eco delle emozioni, delle parole sussurrate e dei significati che restano. È la permanenza del respiro di chi visse. L’Opera è un sentiero che percorre memoria e suoni. È il racconto che non parla quasi mai. È un calco sonoro dei corpi, degli oggetti, della natura. Il lavoro è sinestesia. È un incrocio sensoriale. È il suono che diventa tatto, odore, gusto. È lo sguardo che non ha bisogno di vedere. Il contatto con l’opera dunque non è solo del tipo razionale. I luoghi della domus sono luoghi d’incontro con presenze sonore. È l’inconscio che segnala gli incontri. Un’esperienza percettiva e sensoriale “altra”. L’acqua, il fuoco, il vento. Gli elementi della terra sono i narranti. La memoria vola su di essi. Appaiono e scompaiono. E con essi le persone, i vissuti, le circostanze. Più che storia sonora è performance. E il linguaggio contemporaneo crea un’Installazione dove i mondi diversi (filologico, concettuale, analitico, scientifico) si attraggono e si allontanano. L’ascolto dell’Opera è una fluttuazione nel proprio inconscio, dove ognuno partecipa alla storia. “Regio IX” un atto d’amore per una giovane ragazza e per quel suo figlio mai nato».

Nel contesto del Programma di Educazione Alimentare e Orientamento dei Consumi, attuato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, il volume «… rappresenta una opportunità prestigiosa e significativa per evidenziare, attraverso il nostro passato, l’importanza del mondo rurale e dell’agricoltura, per far riscoprire le nostre origini, la nostra matrice culturale e, per invitare la comunità a un maggior rispetto del territorio».

Nel corso dell’ultra decennale collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura, l’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali ha concretizzato:

  • i laboratori didattici, tenuti presso alcune Scuole di Napoli, aventi per tema la corretta alimentazione e la riscoperta delle radici delle produzioni agro-alimentari campane;
  • l’organizzazione di una visita all’area archeologica di Pompei, con particolare sosta alla casa di Caio Giulio Polibio. Escursione riservata a una delegazione della Commissione Europea, venuta in Campania per seguire alcune fasi del progetto PAC Agricoltura, Ambiente e Società, finalizzato a diffondere l’adozione della Dieta Mediterranea quale contrasto all’obesità, a valorizzare il mondo rurale e le produzioni tipiche regionali.
  • L’evento Cibi dell’Anima: una sera a casa di Giulio Polibio è un viaggio nell’antica Pompei alla scoperta dei sensi, attraverso la visita alla casa, ricostruita in scala presso Città della Scienza, in Napoli-Bagnoli. Giovani non vedenti e/o ipovedenti, preventivamente e accuratamente formati, guidano i visitatori all’interno della casa. La mostra, realizzata in collaborazione con il Laboratorio di Ricerche Applicate della Soprintendenza Archeologica di Pompei e dell’Unione Italiana Ciechi di Napoli.
  • il volume Ager Pompeianus et Ager Stabianus – Diffusione delle Scienze Naturali. Il testo raccoglie e approfondisce le precedenti ricerche dell’Istituto su due ville dell’Ager Pompeianus e Stabianus. Racconta inoltre la ricchezza del territorio e sottolinea quanto questa rappresenti, ancor oggi, un monito per una corretta valutazione dei bisogni odierni e futuri, nonché un invito alla tutela del paesaggio agricolo e alla conservazione del patrimonio rurale.