Tato Russo al Teatro Delle Palme con “Menecmi- Due Gemelli Napoletani”. Da Paluto a Shakespeare nel segno del divertimento

 

Bozza Sastri 2Uno spettacolo tutto da ridere al Teatro Delle Palme che per il suo pubblico, a partire da giovedì 12 marzo alle ore 17.30 fino a domenica 15, ha pensato ad un attore e regista come Tato Russo ed alla sua fortunata commedia “Menecmi – Due gemelli napoletani”. “Una versione quella che presenterò nello storico spazio di via Vetriera a Chiaia – spiega il popolare artista – che dopo oltre settecento repliche in trentatre anni di riprese, proverà ad accontentare i diversi gusti del pubblico grazie al riadattamento della celebre opera di Plauto ed alla visione shakespeariana espressa nella Commedia degli Equivoci, accomunando il pensiero dei due autori”. Scritta ed interpretata da Tato Russo, affiancato tra gli altri da Rino Di Martino, Clelia Rondinella e Renato De Rienzo, lo spettacolo è diretto da Livio Galassi. “Una messinscena – ha detto ancora Russo- che dopo tanti anni, continua a procurare delle incontenibili risate. Il pubblico la considera addirittura curativa, riconoscendo finalmente la comicità vera rispetto a quella propinata dai comici di oggi”. E così unendo alla sua maniera Pauto con Shakespeare, Tato Russo calandosi a turno nei loro panni, al Delle Palme, grazie alla “Suoni & Scene” di Bruno Tabacchini, riporterà in palcoscenico la storia dei due gemelli, Menecmo e Fosicle e del loro padre mercante insieme a tutta una serie di equivoci e di errori in cui l’arguzia esplode in maniera prorompente.

I due autori a cui si è ispirato, cosa hanno in comune con il teatro napoletano?

Il fatto- risponde Tato Russo- di essere grandi autori di teatro. Come affermava Viviani, per esprimersi attraverso la scrittura vi sono tanti mezzi, come ad esempio la saggistica e la narrativa ma per scrivere di teatro occorre sapere parlare al pubblico con intelligenza”.

Seguendo quegli stessi schemi della “fabula palliata” cui s’ispirò Plauto ed aggiungendo ad essi un pizzico di satira politica con un’abbondante manciata di Shakespeare, Tato Russo, quindi, punterà ancora a tutto tondo sulla “commedia degli equivoci” spaziando tra i canoni del grande autore latino e del celebre commediografo inglese.

Curando alla sua maniera, quello stesso intreccio che si riconferma come l’elemento fondamentale dell’opera del più grande letterato latino, Russo favorisce la successione delle situazioni in mondo sempre vario e geniale. Nei suoi “Menecmi”, c’è l’essenza di un gusto audacemente licenzioso, lo scintillio inesauribile del buffonesco e anche lo sfumare delicato d’un sentimento che talvolta affiora breve e rapido. E così riportando in auge il famoso testo di Plauto, lo stesso che riuscì con i suoi lavori ad influenzare tutto il teatro comico del Rinascimento fino alla rivoluzione francese, Tato Russo, al Delle Palme, nei panni del doppio “ Menecmo”, farà nuovamente suoi il tema, l’intonazione e la struttura plautina così come secoli addietro fecero con le loro commedie Ariosto e Moliére.

                                                                  giu.gio.