Torna a splendere il Teatro Delle Palme che inaugura la stagione con Biagio Izzo in “EsseoEsse”

Biagio Izzo Esseoesse al teatro Delle palme

Il Teatro Delle Palme inaugura la sua nuova stagione. Tant’è che con il direttore artistico Bruno Tabacchini della “Suoni & Scene” produzioni, stavolta impegnato anche come autore insieme con Biagio Izzo, da mercoledì 15 ottobre fino a domenica 26, nel teatro di via Vetriera a Chiaja, sarà di scena “Esseoesse”. Per tutti una fortunata e collaudata commedia che vede nel ruolo del protagonista il popolare attore Biagio Izzo affiancato da un altro beniamino del pubblico napoletano come Francesco Procopio. Con la regia di Claudio Insegno, le musiche di Jacopo Fiastri, il disegno luci di Massimo Tomasino. le coreografie di Manolo Casalino, le scene di Luigi Ferrigno ed i costumi di Graziella Pera, una storia fantastica, godibile ed intrigante capace di affondare con decisione nei temi della nostra moderna società. Durante una escursione dal villaggio vacanze di Sharm El Sheikh, il piccolo aereo che sorvola il deserto del Sahara per un giro panoramico con vista sulle piramidi, a causa di un’avaria al motore, è costretto ad un atterraggio di fortuna. Una carovana di berberi che si trovava nelle vicinanze accorre per prestare soccorso ai malcapitati. I soccorritori traggono in salvo tutti i passeggeri (almeno così credono) ma non si accorgono di quello che è rimasto chiuso in bagno e che, forse per aver battuto la testa, quindi mezzo stordito, non si era reso conto di cosa stesse accadendo; fatto sta che quando l’ignaro turista esce dal bagno, dopo avere percorso tutta la cabina passeggeri senza scorgere anima viva, messa la testa fuori dal portellone spalancato, si trova di fronte ad una verità agghiacciante: è rimasto solo in mezzo al deserto! C’è un’oasi completamente disabitata alle sue spalle. L’oasi è il luogo immaginario della mente umana dove ognuno trova rifugio; al riparo dalla vita frenetica, dalle preoccupazioni, da una esistenza senza scampo, alla ricerca di un po’di pace. Un luogo rassicurante ma troppo distante dalla realtà in cui l’uomo è abituato a vivere. I rumori, gli impegni di lavoro, la famiglia, gli affetti, tutto gli manca; anche il peggio del peggio che lui maledice tutti i giorni, gli manca. Nel bel mezzo delle dune, davanti a lui si prospetta una lunga pausa forzata in un’oasi del tutto tagliata fuori dai classici itinerari turistici, dove l’unico punto di contatto con il vasto mondo è la radio di bordo. Per niente rassegnato alla condizione di solitudine in cui è piombato l’uomo comincia a lanciare richieste di soccorso attraverso la radio tirata fuori dalla cabina di pilotaggio. La fusoliera del velivolo è immersa completamente in una montagna di sabbia . Ci sono le condizioni di sopravvivenza, ma il sole si fa sentire. Un colpo di calore può produrre effetti strani. Il turista disperso comincia a vedere intorno a sé ombre e figure che gli tengono compagnia, ma lo tormentano anche. Odalische sinuose si alternano a berberi, beduini, incubi, allucinazioni e miraggi. Il magico isolamento del deserto può trasformarsi in incubo per chi, come molti di noi occidentali è abituato alla mentalità del “tutto e subito”, in un contesto dove si potrebbe addirittura trovare un equilibrio esistenziale mai sperimentato prima.