Trivelle: Petroceltic rinuncia alle Tremiti

di Antonietta Montagano

ROMA – La società Petroceltic ha presentato al Mise istanza di rinuncia in merito al permesso di ricerca nel Mare Adriatico meridionale, a largo delle isole Tremiti.

La società infatti ha annunciato: «Essendo trascorsi 9 anni dalla presentazione dell’istanza, periodo durante il quale si è registrato un significativo cambiamento delle condizioni del mercato mondiale, Petroceltic Italia ha visto venir meno l’interesse minerario al predetto permesso».

Il MiSE (Ministero dello Svulippo Economico)   ne prende atto, accettando la richiesta.

«Spero adesso che, grazie anche a questa scelta – dice il ministro Federica Guidi – venga messa una volta per tutte la parola fine a strumentalizzazioni sul tema delle attività di ricerca in mare che erano infondate già prima e che lo sono, a maggior ragione, dopo la decisione della Petroceltic».

Petroceltic Italia Srl, società controllata da Petroceltic International Plc, è presente in Italia dal 2005 con un’importante attività di esplorazione di idrocarburi che si concentra principalmente nella fascia centrale del Mare Adriatico e in Pianura Padana.

Dalla nota diramata dalla Petrolceltic, per la presentazione del nuovo piano industriale, si legge che: «Di recente, la società ha avviato un’ottimizzazione strategica, tecnica ed economica dell’intero portafoglio italiano, a seguito dei ripetuti cambiamenti della normativa italiana di settore e di un’attenta analisi che la società controllante, Petroceltic International Plc, ha elaborato alla luce delle evoluzioni del mercato globale.

Nello specifico, in riferimento al permesso di ricerca B.R274.EL conferito dal Ministero dello Sviluppo Economico e situato nel Mare Adriatico meridionale, essendo trascorsi 9 anni dalla presentazione dell’Istanza – periodo durante il quale si è registrato un significativo cambiamento delle condizioni del mercato mondiale – Petroceltic Italia ha visto venir meno l’interesse minerario al predetto permesso.

A fronte di questa valutazione, Petroceltic Italia ha presentato Istanza di rinuncia al Ministero dello Sviluppo Economico».

Dopo aver appreso la bella notizia, la battaglia civica per la difesa dell’Ambiente e per la tutela dell’ industria turistica, con in testa il movimento “No triv”, non si arresta: infatti i cittadini vanno avanti verso il Referendum.

Trivelle