Un napoletano da Oscar: Francesco Pezzulli, doppiatore di Di Caprio
di Francesco Bartiromo
La sospirata conquista del premio Oscar come attore protagonista di Leonardo Di Caprio, avvenuta recentemente per la sua interpretazione nel film Revenant – Redivivo, ha decretato la vittoria di un altro attore, il suo alter ego italiano, Francesco Pezzulli, suo storico doppiatore.
Nato a Napoli il 15 maggio 1973 si è laureato in Scienze della Comunicazione nel 1998 e vive a Roma da sempre. Ha un fratello maggiore, Giuseppe Pezzulli, avvocato e uomo d’affari con un passato da attore, presente tra l’altro nel cast di Bianco, rosso e Verdone, nel ruolo di Anton Giulio, figlio del protagonista Furio.
Coetaneo di Di Caprio, Pezzulli ha cominciato la sua carriera giovanissimo, doppiando il celebre attore già dall’età di 17 anni nelle sue primissime apparizioni nella serie TV americana Genitori in blue jeans, trasmessa a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e inizio anni Novanta.
Ha continuato a doppiare Leonardo Di Caprio anche in Romeo and Juliet, Titanic e per tutta la successiva carriera cinematografica dell’attore hollywoodiano. Inoltre è stato doppiatore anche di James Van Der Beek nel ruolo di Dawson Leery nella serie TV Dawson’s Creek e di Milo Ventimiglia interprete del personaggio di Jess nella serie Una mamma per amica.
Per la notevole somiglianza del suo timbro di voce con quello di Leonardo Di Caprio Francesco Pezzulli è considerato l’interprete perfetto, il doppiatore ideale, caratterizzato da una voce elastica dal tono decisamente giovanile che si “amalgama” molto bene con quella del celebre attore americano, un abbinamento attore – doppiatore incredibile che solo in pochi altri casi si è concretizzato in un modo così perfetto e longevo.
Il ruolo del doppiatore è tutt’altro che facile, dal momento che non si limita a ripetere le battute tradotte da un copione in sala di registrazione: deve infatti riuscire a sincronizzarsi col labiale, ma soprattutto deve calarsi letteralmente nella parte del personaggio allo stesso modo in cui fa l’attore cui presta la voce. Deve insomma recitare e interpretare il medesimo ruolo allo stesso modo, trasmettere le stesse emozioni, spesso ispirandosi all’attore che sta doppiando, talvolta “reinventando” completamente la recitazione. Da tale alchimia può nascere una interpretazione completamente nuova, che dà vita ad un ibrido con il volto dell’attore internazionale e l’anima del nostro doppiatore.
La bravura del doppiatore sta proprio nel “fondersi” con l’attore in questione e di “sparire” senza farci accorgere della sua presenza, dandoci l’illusione che i vari Leonardo Di Carpio, Robert Redford, Audrey Hepburn, ecc. stiano realmente parlando in italiano sui nostri schermi, facendoci quasi dimenticare che più che ad una pellicola holliwoodiana stiamo assistendo ad un film doppiato con arte.
Francesco Pezzulli ha avuto modo di incontrare Leonardo Di Caprio in occasione delle riprese del film “Gangs of New York” (USA, ‘02), girato proprio a Cinecittà. Ha rivelato che mentre scambiavano qualche parola, provava l’istinto di parlare sopra a Leonardo ogni volta che apriva bocca, come se si fosse trovato in sala pronto per il suo turno di doppiaggio. Ha detto che sentiva di conoscere perfettamente quella persona dopo averlo studiato per così tanti anni, al punto da saper anticipare le sue movenze o i suoi gesti.
Per le sue interpretazioni Pezzulli ha vinto alcuni importanti premi del settore: due volte il premio Leggio d’Oro come miglior voce nel 2004 e nel 2013, e il premio come miglior voce maschile dell’anno al “Gran Galà del Doppiaggio – Romics” nel 2007.
Quest’anno può andare fiero di un’altra consacrazione, poiché la vittoria alla “Notte degli Oscar” di Di Caprio è stata, almeno per il pubblico italiano, anche la sua vittoria.