Processionaria: allarme per le pinete del Gargano

di Antonietta Montagano

MONTE SANT’ANGELO (FOGGIA) – Il Parco Nazionale del Gargano è stato invaso dalla processionaria, un parassita che può risultare molto pericoloso per la sopravvivenza di varie specie arboree, oltre a costituire un serio pericolo anche per l’uomo e per gli animali domestici.

La processionaria è una larva coperta di peli altamente urticanti sono velenosi ed in alcuni casi possono provocare gravi reazioni allergiche.

Con un’ordinanza presidenziale, la prima del 2016, sono stati stanziati 30mila euro per intervenire con urgenza e combattere la processionaria del pino, l’insetto considerato come uno dei principali fattori limitanti per lo sviluppo e la sopravvivenza delle pinete del Gargano.

Le pinete del Parco del Gargano già da alcuni anni sono state attaccate dal lepidottero, quindi è stato necessario correre ai ripari per evitare gravi danni ambientali.

«Ho attivato misure urgenti di intervento – ha spiegatp il presidente del Parco Stefano Pecorella – in piena sintonia con il Consiglio Direttivo e la mia Giunta, per soccorrere quei territori dei Comuni, rientranti nel Parco, che dovrebbero provvedere alla disinfestazione ma, non avendo le risorse economiche necessarie, hanno chiesto all’Ente Parco di intervenire. Una situazione grave che ho denunciato, già anni addietro, durante incontri sul tema appositamente convocati nella sede del Parco. Oggi ho condiviso l’urgenza dell’intervento anche con l’assessore regionale Di Gioia per valutare forme di collaborazione risolutive del problema. Speriamo di non dover più vedere pinete colpite da questi insetti, come se fossero state bruciate dal fuoco, e macchiare quegli scorci di paesaggi e panorami tanto amati dai turisti, che rendono spettacolare il Gargano».

Il D.M. 30 ottobre 2007 del Ministero delle risorse agricole (Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino) recita che gli interventi sono obbligatori in popolamenti forestali se il Servizio Fitosanitario regionale stabilisce che la presenza dell’insetto minaccia la sopravvivenza delle piante, e gli stessi sono a cura e spese del proprietario.

L’ordinanza è stata inviata ai diciotto comuni rientranti nel Parco nazionale del Gargano cui è stato chiesto di trasmettere una relazione sullo stato delle aree interessate da attacchi di processionaria e gli interventi attuati. Relazioni che poi saranno inoltrate al Servizio Fitosanitario della Regione Puglia per le determinazioni di competenza.

I bruchi della processionaria in autunno formano un nido protettivo dove affronteranno l’inverno per poi -entro la fine di febbraio – discendere lungo i tronchi e interrarsi per trasformarsi in crisalide. Questo è proprio il momento di massima pericolosità, in particolare per gli animali, in quanto brucano l’erba e annusano il terreno.

Nidi della processionaria
Nido della processionaria